02:29

Ruth Deutschmann

Benjamin Epp

Lienz

2008-08-25

Sylvia Manning ? Baumgartner

Nicole D´Incecco

1936

Il contatto con la famiglia fu così - devi - in fondo dovevi rimanere, e se il contadino diceva: "Oggi devi pascolare le mucche", allora dovevi andare a pascolare le mucche. La mattina dicevano già - prima di andare a scuola dicevano già: "evi andare nella stalla e tritare le rape." Dopo andavi a scuola, a pranzo tornavi, avevi due ore libere, perché all’epoca anche di pomeriggio c’era la scuola, dalle due alle quattro. Nel frattempo pranzavi, dopo dovevi aiutare a lavare i piatti, e quando tornavi dalla scuola, dopo dovevi aiutare nella stalla. Ogni giorno. Sempre. E portare su la legna. Questo era il ritmo, finché poi, come ho detto, avevo dieci anni. E dall'altro contadino ero poi - lì ero già più grande, dovevo andare sul campo, spargere lo sterco, tagliare la paglia, tagliare i covoni, rastrellare il fieno, come lavoravano tutti i grandi, così dovevi lavorare anche da bambino. .. sì, lavorare molto. Trebbiare - tutto, dovevi fare tutto. Rastrellare il fieno - come un adulto. Sì. Ma è in fondo mi piaceva abbastanza, fin qui. E poi, - a volte ricevevi qualcosa da mangiare, e spesso rimaneva qualcosa, che si poteva portare a casa alla mamma, - E poi si era - sì. E poi si era in buone mani, e si - doveva semplicemente lavorare. E questo era. Sì. E così sono diventata vecchia. Quando avevo il tempo per fare i compiti, e - La sera. - La sera ci si doveva sedere al tavolo, lì c'era il vecchio contadino, come mi ricordo ancora, c’era il vecchio contadino e stava seduto accanto a me, e lì dovevi fare i compiti. E li si fece poi, sì. Sì, non fui l'alunna più cattiva, ma neanche la migliore, ma - ma me la cavai sempre bene a scuola, sì. Non fui mai bocciata, come si diceva, non dovetti mai ripetere una classe. E - sì. In matematica fui abbastanza brava - in leggere non fui così brava, ma è andata.